Troppo bella per fare carriera

boldrini_1
di Paola De Carolis

«Le donne in politica non vengono prese sul serio se sono carine». Louise Mensch, healing conservatrice eletta alla Camera dei Comuni 20 mesi fa, sickness lancia una pietra contro il sistema britannico dove, cialis si lamenta, essere giovani e belle è svantaggioso.

«Il mio messaggio politico – dice – si perde tra considerazioni sul mio aspetto e il mio guardaroba. Tutte le volte che compaiono le liste delle promozioni e il mio nome non c’è mi chiedo dove sto sbagliando», ha sottolineato al settimanale GQ , che le ha dedicato un ampio servizio con diverse fotografie.

«È fastidioso non aver ancora raggiunto il grado di segretario parlamentare permanente» (primo gradino della carriera di deputato). «Forse credono che non sia abbastanza leale. Non so. Non capisco». Parole severe, che sicuramente non faranno piacere al premier David Cameron, che aveva messo Mensch sulla lista prioritaria di candidati per il seggio di Crosby nel tentativo di portare più donne in parlamento.

Come ha ricordato ieri il New Statesman , ci sono Paesi (tra cui l’Italia) dove è vero l’opposto, eppure Mensch, 40 anni e un passato da scrittrice di romanzi rosa, a giudicare dalle reazioni che l’intervista ha scatenato ha toccato un punto dolente.

Il Daily Telegraph , ad esempio, ha dato più spazio alle foto della deputata che al testo, pubblicando un’immagine presa da GQ in cui Mensch potrebbe tranquillamente passare per un’attrice o una modella (e sottolineando il costo elevato e le griffe della gonna in pelle nera e della camicia bianca scelte per il servizio).

Sui blog la domanda è sempre la stessa.

Chi è che strumentalizza la propria bellezza?

GQ non è per tutti (o tutte). Non avrebbero scelto una brutta. Non è un caso che Mensch sia spesso chiamata a intervenire in trasmissioni televisive. Sullo schermo, così come in fotografia, dopotutto viene bene.

Se vuole essere presa sul serio perché si fa intervistare vestita da vamp?

GQ , ovviamente, è il mensile che ha fotografato e intervistato David Cameron, il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne, il sindaco di Londra Boris Johnson. Tony Blair, invece, a suo tempo scelse Vogue Uomo , finendo in copertina, mentre il leader dei liberaldemocratici Nick Clegg è stato immortalato dalla rivista patinata del Daily Mail. Nessuno li ha accusati di sfruttare eccessivamente il loro aspetto.
Due sessi, due misure. Detto ciò, Mensch è sicuramente più celebre di tanti suoi colleghi, e se da una parte si lamenta di non essere stata promossa rapidamente, dall’altra non può negare di aver fatto carriera.
boldrini_2Quest’estate ha fatto parte del gruppo di deputati che ha interrogato Rupert e James Murdoch. Per l ‘Economist è stata «la sorpresa» dell’audizione, «con domande concise, chiare e mirate». Le tante comparse in televisione, inoltre, sicuramente le hanno dato visibilità.

Madre di tre figli, autrice di 13 romanzi (con il nome da ragazza di Louise Bagshawe) con titoli come «Destino», «Desiderio», «Gelosia di Venere», «Glamour», la deputata a luglio ha sposato in seconde nozze Peter Mensch, manager di gruppi rock come Red Hot Chili Peppers, Metallica e Snow Petrol.

«È una leggenda vivente», dice lei. «Essere diventata sua moglie è un onore».

È grazie a lui, spiega, se quest’estate è riuscita a sopravvivere a uno «scandalo» che avrebbe potuto affossarla. È emerso che negli anni 90, quando lavorava per la casa discografica Emi, aveva fatto uso di droga assieme al violinista Nigel Kennedy. «Quando ho letto i giornali mi sono detta, pazienza, è finita la mia breve carriera politica. Peter invece ha detto no, adesso rispondiamo, con franchezza, e non ci arrendiamo». Ecco quindi un comunicato stampa in cui Louise ammetteva che fosse molto probabile che una sera avesse preso qualche sostanza allucinogena assieme a Kennedy. La storia è morta lì. Non ha avuto lo stesso esito, invece, un commento sul Guardian sulla possibilità che la deputata si fosse sottoposta a chirurgia plastica per cancellare le rughe. «Senza negarlo, dico che sono affari miei. No comment». Sono passati diversi mesi, ma è un argomento di cui la stampa ancora si occupa regolarmente. Probabilmente se fosse stata un uomo o meno bella non interesserebbe a nessuno.

Be the first to comment on "Troppo bella per fare carriera"

Leave a comment