Dalla medicina all’imprenditoria, dalla cultura alla comunicazione. Come sempre il Premio Socrate non si pone limiti in termini di ambiti in cui scovare quelle personalità capaci di affermarsi, durante l’anno, grazie ai loro indiscutibili meriti.
L’ultima edizione, contraddistinta dalla cerimonia organizzata a Palazzo Altieri, vede trionfare donne e uomini provenienti dai settori più svariati (si pensi a Luigi Gubitosi di Telecom o a Michaela Castelli di Acea). Soddisfatto il giornalista Cesare Lanza, colui che ogni anno sceglie a chi assegnare i riconoscimenti.
Grande l’emozione al momento degli interventi sul palco di chi, a suo modo, ha contribuito all’isolamento del coronavirus presso lo Spallanzani di Roma. Applausi sinceri per il direttore generale dell’Istituto, Marta Branca, per Concetta Castilletti, responsabile dell’Unità Operativa Virus Emergenti, per Francesca Colavita, dirigente biologo di Microbiologia e Virologia della struttura, e per Maria Rosaria Capobianchi, colei che dirige il Laboratorio di Virologia.
Tra i premiati nel corso dell’evento anche Ernesto Preatoni, inventore di Sharm el Sheikh, e l’ex generale Mario Mori, in tempi non sospetti in 1^ linea nella lotta alla malavita anche se condannato per presunte trattative tra Stato e Mafia. Si confida nel fatto che possa essere assolto.
Una selezione di premiati nel segno della libertà e quindi priva di condizionamenti. Il Premio Socrate continua a distinguersi per un’indipendenza non scontata.
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