Lunedì 9 maggio ore 17.30 al M.A.C. – Musica Arte Cultura, Piazza Tito Lucrezio Caro 1. 20136 – Milano
Anche se molti altri scrittori, artisti e poeti ebbero un lavoro impiegatizio nella loro vita – tra gli altri: Balzac, Chateaubriand, Eliot, Dickens, Bukowski, Dostoevskij, Gogol, Turgenev, Puskin, Stendhal, Maupassant, Melville, Poe, Bellow, Borges, Musil, Neruda, Orwell, Quasimodo, Montale, Saba, Collodi, Svevo, Gadda, Fenoglio, Chiara, Mann, Faulkner, London e Bernanos – tutti o quasi accettarono un incarico da impiegati al fine di poter contare su un compenso sicuro, interessandosi poco al lavoro svolto. Kafka, no. Prendeva estremamente sul serio ciò di cui si occupava, come le perizie, specificità che esercitò negli ultimi anni e che amava preparare con minuziosa scrupolosità. Sono state recuperate e pubblicate anche alcune sue preziose relazioni a dimostrazione dell’inverosimile applicazione sul lavoro di un personaggio tanto grande come scrittore quanto misconosciuto come assicuratore.
Si prega di confermare la propria presenza all’evento mediante i seguenti recapiti: 06.93574813, segreteria@lamescolanza.com.
Cesare Lanza, 1942, è nato a Cosenza e vive ora stabilmente a Roma, dopo aver girato l’Italia per vari incarichi professionali. Giornalista, nei suoi primi sessant’anni, ha diretto alcuni importanti quotidiani (Il Secolo XIX, Il Corriere d’Informazione, Il Lavoro, La Notte) e ha collaborato alle più prestigiose testate italiane. Nel primo decennio del terzo millennio ha lavorato soprattutto in televisione, come autore di popolari programmi su Rai 1 e Canale 5, dalle tre edizioni del Festival di Sanremo agli undici anni dei pomeriggi domenicali delle due emittenti. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il cuore di Mattei, Elogio del gioco d’azzardo, Quei magnifici spot, Rosa Rosà (protagonista del futurismo).